“Rose rosse per Elena” è il nuovo progetto cinematografico del Maestro Pier Francesco Pingitore e del regista – innovatore Mirko Alivernini.
Una collaborazione tra i due che si caratterizza per l’incontro ideale tra tradizione e innovazione.
Il lungometraggio è ambientato dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, precisamente nel 1945. Protagonista della narrazione è una ragazza di 19 anni. La giovane racconta, attraversando i decenni fino a giungere ai giorni nostri, la sua storia che si articola tra passioni e amori.
“Rose rosse per Elena” sarà girato interamente con la metodologia a doppia intelligenza artificiale, attraverso l’utilizzo di uno smartphone.
Mirko Alivernini è pioniere in Italia nell’utilizzo della metodologia: sempre più il suo lavoro registico e creativo è apprezzato dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il 2022 è stato, infatti, un anno di profonda realizzazione professionale, tra gli impegni a cui ha presenziato si cita la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e la Festa del Cinema di Roma.
Tra i lavori di Alivernini di prossima uscita sulle maggiori piattaforme anche “La maledizione della Signora Hansen” e la serie “The Clown”.
Un percorso, quello del regista, che partendo da “Nika – Vite da strada” si è evoluto con sempre maggiore attenzione ai dettagli: “I Reduci”, “The Woodcutter”, “Rocky Giraldi: Delitto a Porta Portese” sono solo alcune delle sue opere.
Pier Francesco Pingitore è tra i Maestri italiani più importanti nella storia del cinema e della televisione. Drammaturgo, regista, sceneggiatore e autore televisivo, ha dato vita alla compagnia de Il Bagaglino, lavorando con alcuni tra i nomi celebri dello spettacolo, tra cui Pippo Franco, Enrico Montesano, Leo Gullotta, Valeria Marini. Tra le opere cinematografiche celebri il suo “Gian Burrasca”, “Scherzi da prete”, “Il tifoso, l’arbitro e il calciatore” e “Gole ruggenti”.
Lunedì 20 marzo presso Cinecittà si terranno i casting per la scelta dei ruoli, seguiranno maggiori dettagli.
L’incontro artistico e umano tra Mirko Alivernini e Pier Francesco Pingitore consentirà al pubblico di assistere al connubio ideale di storia cinematografica e innovazione per dare “vita” a una “creazione” che, pur seguendo la contemporaneità, ha in sé un profondo bagaglio di “memoria”.
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