Intervista al cantautore Corrado Coccia

“Chiaroscuro” è un album particolare, metà musica d’autore, e metà poesia. Un
cantautore illustre disse in un’intervista che le due cose sono completamente diverse. Vorremmo sapere il tuo punto di vista in merito.

Qualunque sia stato questo illustre collega, ha ragione pienamente. Il fatto che abbia inserito dei piccoli monologhi da me scritti ( senza nessun tipo di velleità scritturale e poetica ), o che abbia chiesto alla poetessa Annabruna Gigliotti di intervenire, non fa di “ chiaroscuro “ un disco poetico cantautorale. Il mio è un disco di canzoni STOP. Se poi qualcuno dovesse inciampare in qualche immagine poetica, sarei solo felice di questo meraviglioso incidente non voluto.

Per la realizzazione ti sei avvalso di un’attrice e una poetessa, vorremmo saperne di più…ovviamente anche dei musicisti che ti hanno accompagnato.

L’attore si chiama Daniele Arzuffi , e come qui sopra dissi, leggeva alcuni scritti che servivano per rimarcare alcune argomentazioni che potevano essere trovate nelle canzoni. C’è stata una voglia di “ rimarcare “. Anche nella vita, per paura di non farmi capire ,
tendo a rimarcare le cose. Non so se sia stata una operazione giusta ( le canzoni vanno scritte ma non descritte ), mi sono comunque giocato questa carta prendendomi tutte le responsabilità. Per quanto riguarda la poetessa bresciana Annabruna Gigliotti, amo molto la sua poetica, ed ho voluto che recitasse un suo componimento intitolato “ INSONNIA “ per andare in antitesi ad una canzone che sarebbe seguita dal titolo “ TI SUONO UNA FIABA “.

Quale brano dell’album ti rappresenta di più, e perchè.

Forse “ piccole risposte al cielo “. Spesse volte mi sento una radio fuori sintonia con il resto del mondo. Ecco quindi invocare il cielo o se volete il divino per trovare alcune risposte

Definisci questo cd diverso dagli altri due tuoi lavori, ci racconti la differenza, e se la definisci solamente un altro tema oppure pensi sia una crescita verso la tua vera identità
musicale?

Chiaroscuro, è assai diverso dai precedenti. Potrei banalizzare dicendo che sono diversi per sonorità, ma chiunque potrebbe accorgersene senza troppa fatica. Sono diversi perché ci sono stati tempi piuttosto lunghi tra la realizzazione degli stessi, io sono cresciuto, ho imparato cose nuove, ho superato certe paure, e molte paure si sono impadronite di me. Chi scrive canzoni ha solo un dovere a mio avviso, essere vero, ed io lo sono stato mutando… Già adesso scriverei altre cose.

Pensi che il pubblico sia ancora disposto ad emozionarsi con la musica, quella non
commerciale, quella definita “di nicchia?”

Penso che al pubblico gli si propinino delle canzoni usa e getta per farcele stare come
suonerie. Impiegare il proprio tempo per arricchirsi attraverso una canzone, è assai anacronistico.. Questa è la dura realtà dal vangelo Santa Maria De Filippi.

Quali sono secondo il tuo punto di vista i migliori canali per avere la possibilità di emergere nel mondo della musica?

In realtà non ci sono canali specifici, potrei dire molto banalmente internet perché in uso
… ma forse si ha bisogno di spazi, persone innamorate della parola che vadano in orgasmo per una assonanza e non per il lato b della cantate. Cose dell’altro mondo. Un mondo che non c’è.

Tu sei un pianista, e dai pianisti di solito ci si aspetta musica classica. Perchè musica d’autore…e cosa pensi che abbia questo genere che ti affascina di più?

Amo la musica classica, ed asserisco sia la culla della musica tutta. Ho studiato classica ,
ma allora decisi di scrivere canzoni perché mi definivo e mi definisco un chiacchierone. Solo che parlavano tutti con me, e le voci si mischiavano ! Con il pianoforte ed una buona dose di intonazione, avrei fatto la mia “ porca “ figura 🙂

Il cantautore che ami o hai amato di più durante la tua crescita artistica, e perchè…

Amai ed amo Claudio Baglioni. Non mi ricordo su quale frequenza la sua voce vibri, ma quella voce pseudo sporca, mi catturò come nessuna altra voce in Italia. Ovviamente seguivo e seguo anche altri artisti…

Cosa rappresenta per te la musica?

Gioia e dolore. Solo che quando mi riesce, metto il dolore in musica. Un lusso mica da ridere !

Porterai Chiaroscuro in qualche live?

Se gli spazi a disposizione avranno la compiacenza di ospitare musica inedita, ben volentieri. Non mi sono attrezzato ancora per essere una cover band ! 🙂

Ringraziamo Corrado Coccia per la cortese disponibilità per averci concesso questa intervista.

La redazione

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