Ana-Danca-LA-VOCE-DEL-SILENZIO

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Intervista alla scrittrice Ana Danca

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Ana Danca è nata in Romania, a Buruienesti e attualmente vive e lavora a Mantova. Diplomata in meteorologia ad Arad (RO) ha lavorato presso la Stazione Meteorologica di Tulnici, poi come insegnante supplente nella scuola media del paese nativo. Ha precedentemente pubblicato i romanzi “Come vuole la vita” (2016) e “Patrie interiori” (2018). Con quest’ultimo, edito sempre da Gilgamesh Edizioni, è stata premiata a Roma dall’Accademia di Romania per il suo progetto “Difendersi con la Cultura (Scrittura)” nel settembre del 2018. Lo stesso romanzo viene premiato con la Menzione di Merito al Concorso Letterario Nazionale “La felicità ritrovata” nel maggio del 2020 dal Comune di Riccione. “La voce del silenzio” rappresenta la conclusione del trittico ispirato ai concetti platonici di Bene, Verità e Bellezza.

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Editore: GILGAMESH EDIZIONI – Narrativa –  Pagine:128 Formato: 13.5×20.8

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Lei ha iniziato a scrivere solo qualche anno fa. Come è  iniziato il processo di consapevolezza dell’esigenza di scrivere?
La Vita non è stata molto generosa con me. Sono nata e cresciuta sotto un regime comunista, dittatoriale; dove la povertà, la malattia,gli umiliazioni, la violenza,la paura di pensare, di esprimere un opinione diversa da quella dello stato,erano le mie amiche. Lascio il paese Romania, ma le compagnie mi seguono per tanti anni ancora, quasi trenta,in Italia. L’anima era pesante, la mente oscura,e il corpo debole. Sentivo la forte esigenza di parlare a qualcuno. Ogni mattina alzavo gli occhi verso quella sconfinata distesa azzurra che lega il cielo alla terra chiedendo “Fino quando?”
Ero stanca,persa e sola. Il cuore gonfio era in preda al tumulto. Il pensiero di trovare una risposta mi tormentava. Quel qualcuno non lo trovato. Così  ho pensato di prendere il foglio di carta e cominciare a scrivere, non come fanno gli altri,ma solo quando sento nel cuore il bisogno di parlare a qualcuno. Le persone non anno più né voglia,né tempo e la pazienza di ascoltare l’altro. Invece “La carta è più paziente degli uomini ” diceva Anne Frank.
Credo che lei possa rispondere molto bene a questa mia domanda: 
Cos’è  la solitudine?
La solitudine a volte per scelta, a volte per necessità, a me personalmente piace. Pur essendo sempre in mezzo alla gente, mi permette di capire veramente chi sono e dove eventualmente ho sbagliato per migliorarmi. È un momento di crescita personale, mi fortifica, aiutandomi a relazionarmi al meglio con gli altri. Passeggiare da sola osservando un tramonto, ascoltare in totale silenzio la natura, il vento, un brano di musica ballando senza aver paura di diventare ridicola, per me sono momenti irreperibile nei quali apprezzo la vita.
Cosa significa ascoltare la voce del Silenzio?
Ascoltare la voce del silenzio, in realtà si ascolta la propria voce interiore,che è in grado di allontanare I pensieri negativi, e trovare così la fiducia in noi stessi. Per me è un momento molto prezioso. È  quella guida che mi accompagna dolcemente di camminare e affrontare con determinazione la vita,  giorno dopo giorno.
È  ancora un grande mistero per lei il cielo?
Si, fin da bambina ho sempre cercato di capire il senso e l’essenza di ciò che guardavo e scoprivo, di interpretare con l’aiuto della natura il significato. Di cogliere i segni e di collocarli da qualche parte coerente col tempo. Purtroppo, ancora oggi mi trovo disarmata di fronte a qualcosa su cui non posso fare altro che interrogarmi e rispondere inadeguatamente. Continuo a contemplare e cogliere il tenero sorriso sotto il bianco della luna, se lo fisso di sera, oppure di cercare il volto nascosto che penetra fra le nuvole, se lo guardo di giorno, soprattutto in questi giorni che piove tanto.
Citando il Platone e la sua teoria del pensiero che riteneva che il mondo visibile non fosse che una copia di un altro,quello delle idee, mi domando ed immagino che lei predigliga il secondo. 
Ci spieghi un po’ il perché, se ho indovinato…
Il mondo delle idee, è  una sorte di aldilà, ovvero un mondo sopra il cielo dove sono le divinità. Da credente, quindi credo che alla morte del nostro Corpo, l’anima va a finire proprio in  quel mondo di Dio.
La tesi filosofica di Platone spiega che l’uomo è composto di due realtà;
il corpo che ha natura materiale e appartiene al mondo sensibile,
e l’anima, che è  di natura spirituale ,e proviene dal mondo delle Idee.
La sua tesi,a me piace perché porta il pensiero ad un percorso di meditazione. A interrogarsi da dove veniamo e dove andiamo. E senza la mia fede cattolica, oggi non sarei qui a scriverti queste righe.
Nonostante nel libro accenna ad una vita passata di grandi tribolazioni e momenti di povertà e di difficoltà, lei riesce a vedere sempre molto chiaro il bello di questo mondo, cosa assai rara. 
Cos’è che le ha fatto mantenere quella voglia di andare sempre alla ricerca della bellezza?
Forse in parte le ho già risposto nella domanda precedente. Però la voglia di cercare il bello della vita può derivare dal grande attaccamento della terra e la curiosità del cielo. E, anche dagli insegnamenti sani riguardo alla vita che mi hanno dato i miei genitori,seguendo la legge di Dio, dello stato e della famiglia.
Vuole una risposta secca?
Non lo so…a volte mi domando pure io.
Cosa vuole trasmettere ai lettori attraverso il suo romanzo?
Quando le aspettative della vita deludono,di  dare spazio al silenzio per allontanare tutti i vostri pensieri negativi. Non avere paura di cambiare, di  giudizio altrui, di alleggerire l’anima.
Lasciarssi cullare dal cielo, dagli angeli, gli operai di Dio che stanno lavorando per estrarre dal cuore delle persone l’amore, il minerale più prezioso che riscalda l’anima dell’uomo nella stagione più fredda della sua vita. E se la solitudine vi angoscia, usate la parola scritta. Con il foglio troverete conforto e compagnia.
Lascio che si faccia un’ultima domanda da sola, una domanda che ancora non le è stata fatta e alla quale non vede l’ora di rispondere…
Lei vive da tanto tempo in Italia ,si sente libera? (la mia domanda)
No; non mi sento libera di esprimere quello che penso quando voglio fare un commento su social o altro, non posso promuovere liberamente i miei libri, dico questo solo per fare presente alcune restrizioni, ma l’elenco non è corto.
Desidero ricordare che la libertà, qualsiasi essa sia, sempre nel rispetto del prossimo, è il valore centrale per una società in cui ognuno possa sentirsi accettato,abbia gli stessi diritti degli altri e in cui tutti possono vivere la propria vita senza l’oppressione altrui.
“La vita senza libertà, è come un corpo senza spirito.”disse il filosofo e poeta Kalil Gibran.

 

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