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Intervista a Paola Sbarbada Ferrari

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Paola Sbarbada Ferrari lavora nel settore della finanza. Musica e lettura l’hanno sempre tenuta per mano, accompagnandola in questo cammino che è la vita e portandola a intraprendere studi di canto e di chitarra. Il casolare sull’aia, romanzo che ha pazientemente costruito, dando vita ai suoi personaggi, smaniosi di farsi conoscere dai lettori, è la sua opera prima.

https://www.facebook.com/PaolaSbarbadaFerrari 

https://gilgameshedizioni.com/prodotto/il-casolare-sullaia/

Buongiorno Paola. Mi viene spontaneo chiederti:  Paola Sbarbada Ferrari lavora nel settore della finanza. Due mondi lontanissimi, due anime differenti.

Come riesce a farle convivere?

Buongiorno a te! Mi piace pensare che siamo tutti fatti di materia grigia e di cuore: dalla fusione di questi due elementi scaturisce l’essenza di una persona.  Nella mia professione ci metto tanto impegno, nella scrittura ci metto tutta l’anima: per questa ragione -e non solo-  riesco a  far coesistere due mondi così lontani, così differenti.

Leggendo è impossibile non ritrovarsi all’interno della storia magica di Stella. Viene però spontaneo pensare che ci sia qualcosa di autobiografico nei tuoi personaggi. Quanto nasconde dei propri sentimenti, dei propri sogni e desideri una scrittrice all’interno delle sue opere letterarie? 

E’ vero, ci sono alcuni spunti autobiografici. A Stella ho “prestato” il mio grande amore per i miei nonni, scomparsi parecchi fa. Stella l’ho immaginata e descritta come una donna indipendente, all’apparenza sicura di sé e capace di mettersi in discussione quando, in preda ai dubbi, si chiede se davvero lei sia felice. Stella è un’amica sincera, una donna leale. Indubbiamente in lei si nasconde un pizzico di me! 

Il personaggio da te preferito ospite del tuo romanzo?

Nonna Dalila in quanto la “D” maiuscola non rappresenta soltanto l’iniziale del suo nome: lei è una grande Donna,  forte, iconica. Una Donna capace di  cambiare il proprio destino, apparentemente già scritto, decisa ad afferrare la felicità, stringendola tra le mani affinché più nessuno osi rubargliela. Ho amato tutti i miei personaggi e, ti dirò, una volta conclusa la stesura del romanzo, ho provato tanta nostalgia. 

Rileggendolo…avresti voluto aggiungere o togliere qualcosa?

Ho riletto talmente tante volte il mio romanzo e, ogni singola volta, ho modificato, tolto, aggiunto qualcosa: oggi mi sento di dirti che non modificherei più nulla! 

Quanto sei soddisfatta da uno a dieci di questo tuo primo lavoro?

Sono molto soddisfatta e molto felice. I lettori che mi scrivono, mi raccontano di aver pianto tanto, di essersi emozionati, di aver letto “il casolare sull’aia”  tutto d’un fiato!  Scrivere una storia, poterla condividere all’infinito e sapere di avere fatto  emozionare, è già di per sé un grande 10! Significa essere arrivata al cuore delle gente, cosa c’è di più bello?

Dovendo riassumere in poche righe il senso di “Il casolare sull’aia” , che pensiero lasceresti ai tuoi lettori?

Chiediamoci più spesso se oggi siamo felici o se sia l’ ora di virare, senza per questo dimenticarci delle nostre radici, del nostro passato e di coloro che ci hanno incondizionatamente tanto amato lasciandoci le “indicazioni” per percorrere al meglio il nostro cammino, indicazioni che spesso scordiamo di possedere.

A quando il secondo romanzo? Puoi già svelarci qualcosa?

Sto lavorando al mio secondo libro: mi auguro che possa uscire verso novembre 2023; si tratta di un romanzo con un pizzico di mistery. I veri protagonisti, oltre che i personaggi, sono ancora una volta  i sentimenti, quelli  profondi,  indistruttibili, quelli che legano le persone tra di loro, per sempre.   

 

 

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