Come ti affronto il Parkinson e la sindrome di Down con la boxe “dolce” alla S.A.F.

I GIOVANI E LO SPORT

L’ASD SEMPRE AVANTI FIRENZE

“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione”

Nelson Mandela

Nello sport si trasmettono messaggi sociali e spesso  di sentimenti, di vita di tutti i giorni, di incontri e di amici, gioia e dolore, viaggi, per trovare dunque il senso della vita.

La più antica palestra di Firenze, la Sempre Avanti Firenze, Società Sportiva affiliata alla Federazione Pugilistica Italiana – CONI –  dal 1904 nel cuore dell’Oltrarno, annovera tuttora, tra i suoi atleti, il già campione italiano professionista Dragan Lepei, sia dei supermedi che dei mediomassimi, il vice campione italiano dei dilettanti Drilon Thaci, sotto la guida esperta del maestro Cristiano Mazzoni.

In questo quartiere, in Via della Chiesa nell’Oltrarno – ha sottolineato il maestro Cristiano Mazzoni, sempre all’avanguardia nell’organizzare eventi e riunioni di pugilato come quelle al Mandela Forum, all’Estraforum di Prato e al Teatro Verdi di Firenze – la boxe non rappresenta solo uno sport agonistico ma riveste anche un ruolo sociale, attraverso il coinvolgimento sia dei giovani che degli anziani, quale strumento per un corretto stile di vita. Il progetto della boxe senza contatto come disciplina per allentare e nel ridurre i sintomi della malattia di Parkinson, per i disabili e per i ragazzi affetti dalla sindrome down, ed è un esempio in tal senso.

Le persone non più giovanissime, le donne e i bambini, che praticano il pugilato “dolce” hanno tantissimi benefici, sia fisici che spirituali. E’ come un metodo Fitness che fa bruciare le calorie, perdere peso, attraverso l’attivazione del metabolismo, aumento della muscolatura, miglioramento della respirazione e della circolazione. Migliora l’agilità e l’equilibrio perché lo scopo è quello di rimanere in piedi cercando di atterrare l’avversario.

Una disciplina importante anche per l’antibullismo!

Questa disciplina è importantissima per i ragazzi, in questo momento che si riscontrano azioni di bullismo anche nelle scuole, questa  disciplina insegna che anche in uno sport di difesa personale si può lasciare da parte la violenza, utilizzando modalità e tecniche che coinvolgono maggiormente lo spirito e l’equilibrio. Ma serve anche ad aumentare l’autostima, aiuta a socializzare e combattere la timidezza, aumenta la concentrazione e scava nello spirito tirando fuori le capacità morali del ragazzo.

 

A Firenze la palestra adotta una strategia innovativa contro disabilità e le malattie: si prevede un percorso personalizzato durante il quale il paziente viene sottoposto a sedute di movimento aerobico – per cui senza fatica – che ha il vantaggio di stimolare anche la neuroplasticità, come dimostrato recentemente dagli studi sulle malattie neurodegenerative.

Infatti, sotto l’allenamento e guida, come l’allenatore Simone Vannuzzi, attuale campione italiano over 51 supermassimi, viene praticata un’attività motoria dedicata a persone affette da sindrome di down e da Parkinson  che, con i necessari adattamenti, ricordano l’allenamento di un pugile. Pugili che, dopo aver seguito uno stage di preparazione, entrano a pieno titolo nel team della palestra nella quale, grazie alla strategia innovativa importata dagli States, si allenano e si curano i malati.

 

Grazie ad una mirata ginnastica che in qualche modo si richiama all’allenamento del pugilato (sport tra i più completi), si sviluppano la coordinazione dei movimenti, soprattutto tra braccia e gambe, e l’armonia muscolare. “È una disciplina utile per il miglioramento di certe qualità che spesso si perdono sia per l’età che, appunto, in occasione di malattie neurodegenerative” precisa il tecnico Massimo Aresti.

Servono due sedute settimanali per almeno due mesi per vedere i primi risultati, il rallentamento della malattia rende la vita quotidiana più agevole: i pazienti sono in grado di muoversi e camminare in modo migliore, con più equilibrio.

E anche dal punto di vista psicologico si hanno dei miglioramenti” “Il paziente si allena divertendosi: gli esercizi diventano quasi un gioco e durante la lezione il paziente quasi si dimentica la malattia, sentendosi inserito in una palestra frequentata da tanti atleti.

 

Palestra SAF

in Firenze :   Palestra Nidiaci  Via della Chiesa 52

in Montelupo F.no : Palestra SAF via Urbania 5

Società Sportiva affiliata alla Federazione Pugilistica Italiana -iscritta Coni

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